di Jean Giono
Salani Editore
Pagine 64 Euro 10
Un piccolo libro che si legge d’un fiato, arricchito da intriganti illustrazioni in bianco e nero. E’ la storia di un uomo che, durante la sua vita, decide di piantare migliaia e migliaia di querce, betulle, aceri, faggi ecc… Muovendosi con calma e sicurezza, nel corso degli anni, trasforma paesaggi brulli e desolanti in vere e proprie “foreste naturali” dove torna l’acqua, l’ossigeno, i piccoli insediamenti umani, dove la vita ricomincia a scorrere. L’uomo non cerca riconoscimenti, non desidera ricompense, né tantomeno pretende di essere pagato per questa sua singolare attività. Si tratta di una dedizione sincera, per nulla estrema nella sua semplicità e nella sua naturalezza. Desidera semplicemente contraccambiare con generosità ciò che gli alberi continuamente ci regalano con la loro presenza.
Nel leggere queste pagine è quasi inevitabile ampliare lo sguardo per riuscire a scorgere un paesaggio dove il verde delle piante si collega in modo potente e indissolubile alla nostra esistenza su questo pianeta, ma anche per riuscire a capire qualcosa di più di noi stessi, di quella strana e piacevole sensazione che proviamo nel piantare un albero, nel salvare e curare una piantina abbondonata.