IL BAMBINO DAI POLLICI VERDI

di Maurice Druon
Sellerio Editore Collana La Memoria
Pagine 142 Euro 20

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Un breve romanzo delicato, ecologico, pacifista che non può davvero mancare in una casa piena di piante e di fiori. E anche se si tratta di un classico della letteratura per l’infanzia scritto nel 1957, resta una storia gioiosa e adatta ai lettori e alle lettrici di ogni età.
Tistou, il nostro protagonista dai magici pollici verdi, è un bambino che a scuola si annoia e spesso si addormenta durante le lezioni. I genitori, ricchi proprietari di una grande fabbrica di armi, decidono allora di cambiare la sua educazione affidandolo ad un giadiniere, ad un uomo di fiducia, ad un medico in modo che possa conoscere il mondo. Gli faranno visitare il carcere, l’ospedale, il quartiere dei poveri, lo zoo…
Ma Tistou non accetta gli insegnamenti e le spiegazioni degli adulti e così, grazie al suo ostinato desiderio di mettere tutto in discussione e al suo coraggio, ma soprattutto grazie al suo talento: la capacità di far crescere piante e fiori ovunque, trasforma questi posti tristi in un trionfo di piante.
I muri della prigione vengono tappezzati di rose, le sbarre avvolte dai rampicanti e trasformate in pergole, mentre il caprifoglio arriva a ricoprire la garitta delle sentinelle.
In ospedale fa entrare dalla finestra semi di papavero, ranuncolo, margherita, giunchiglia per rallegrare le camere dei degenti. Così la coperta di una giovane paziente diventa un piumino di pervinche, i narcisi sbocciano intorno al comodino, l’avena pazza spumeggia sullo scendiletto, una splendida rosa sboccia dalla testata del letto.
Ma lo zoo non è da meno: un immenso baobab giganteggia davanti ai leoni, le scimmie finalmente saltano di liana in liana, le ninfee si estendono infinite tra i coccodrilli, l’orso può stare vicino al suo abete, il canguro alla sua savana, gli aironi e i fenicotteri rosa volano tra i canneti.
Ma Tistou, grazie all’immenso potere delle piante, riuscirà anche a fermare una guerra sabotando con semi, piante, arbusti, erbe e giovani germogli le armi prodotte dalla sua famiglia, riuscirà a trasformare la fabbrica di cannoni in una “fabbrica di fiori”.
Attraverso le sue scoperte Tistou ci proietta dentro le ingiustizie, ci fa osservare con i suoi giovani occhi i grandi temi come la povertà, la malattia, la guerra, la morte, la prigionia di uomini e animali.  In un crescendo commovente, poetico e ironico al tempo stesso, ci fa provare le sue sensazioni, mostrandoci come chiunque possa fare la sua parte. La sua è quella di piantare semi. Lui ha il pollice verde, fa crescere piante ovunque portando felicità e atmosfere che colgono il lato migliore del mondo. Un mondo pieno di fiori.