di Stefano Cagno
Editori Riuniti
Pagine 174 Euro 13,50
Dopo lettura di questo libro non si avranno più dubbi sulla posizione da assumere in merito alla sperimentazione animale.
L’autore immagina di intervistare dodici animali: la pecora Gina, la scimmia Lou, il coniglio Batuffolo, la giraffa Fly, il maiale Poldo, il cane Buc e altri, tutti costretti a subire atroci esperimenti. Ci svela così, con estrema puntualità, ciò che accade all’interno dei laboratori, luoghi quasi sempre inaccessibili e avvolti da segreti inviolabili.
I pochi animali intervistati rappresentano i moltissimi milioni di loro simili uccisi ogni anno nei laboratori di tutto il mondo. Attraverso le risposte che ci forniscono è possibile avvicinarsi alle loro stesse emozioni perché Stefano Cagno tiene in considerazione i più moderni studi di etologia e si serve anche della collaborazione di persone che sono state negli stabulari.
In effetti, all’interno di questo libro, troveremo elementi e dati reali, oltre alle riflessioni profonde dell’autore, peraltro utilissime per affrontare un tema così delicato e difficile.
Stefano Cagno, convinto medico abolizionista, membro del Comitato Scientifico Antivivisezionista e della Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione, da molti anni si occupa dell’argomento, soprattutto da un punto di vista scientifico e questo libro è il risultato dei suoi venticinque anni di impegno e di lotta contro questa barbarie.
Un libro doloroso che ci riguarda da vicino perché se saremo maggiormente informati potremo pretendere l’abolizione della sperimentazione animale, un metodo di ricerca obsoleto, crudele e inutile. Un libro che ci aiuta a diventare persone più consapevoli, abbandonando finalmente ogni complicità con una delle forme di prevaricazione più subdole: la prepotenza del concetto di superiorità della nostra specie.