LA VITTORIA DEGLI ANIMALI

Racconti di Capuana, Verga, De Roberto,Pirandello, Savarese, Lanza, Joppolo, Brancati
a cura di Salvatore Ferlita
Edizioni Kalòs Collana Carte Segrete Pagine 120 Euro 9,90

Risultato immagini per LA VITTORIA DEGLI ANIMALI CAPUANA VERGA
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E’ un’antologia di racconti di autori siciliani che hanno come tema comune gli animali.
Un libro che mostra con chiarezza come gli animali siano molto presenti nella letteratura siciliana con un ruolo importante. Non dei meri accessori, degli elementi di un paesaggio, il solito sfondo che serve a colorire l’intreccio delle storie. Gli animali, invece, diventano protagonisti, creano atmosfere surreali, inducono a riflessioni profonde. Quello che colpisce è anche l’incontro con animali veri e non con il solito ricettacolo di simboli che servono a rappresentare vizi e virtù umane, come normalmente accade nelle favole ma anche nella letteratura classica.

Mule, mucche, cavalli, pipistrelli, topi, tartarughe, lupi costituiscono quindi una vera e propria chiave utilizzata da molti autori sisciliani per raccontare la loro regione.
Una Sicilia contadina, per cominciare, dove il massaro Don Michele, in un racconto di Capuana vede ammalarsi contemporaneamente e gravemente la mula e moglie. Sarà disperato molto di più per la prima che ha un grande valore piuttosto che per la seconda. Sarà disperato anche perché, secondo l’uso siciliano, in caso di morte della moglie, il marito è costretto a restituire la dote portata dalla poveretta. Di particolare interesse è questa attenzione per le atmosfere della vita contadina e del loro rapporto con gli animali perché, ancora oggi, la retorica della fattoria felice, viene utilizzzata subdolmente per pubblicizzare prodotti animali, per tranquillizzare sul buon trattamento a loro riservato. Ci pensa allora la letteratura, anche in altri racconti di questa antologia, a descriverci i rapporti di sfruttamento e di dominio che investono anche le donne, costrette sotto il giogo di una cultura cinica e fortemente gerarchica.

Ma si diceva che gli animali della letteratura siciliana creano anche atmosfere surreali, misteriose, inquiete. Un racconto di Verga riesce a immaginare, all’interno di una stalla, una sorta di inquietudine che precede la tempesta, una sorta di premonizione prima della ribellione degli animali. E’ tutto molto vago fatto di rumori, colori, colpi improvvisi, muggiti inaspettati e la ribellione è solo presagita, giocata sul cosa potrebbe accader davvero se questi animali così mansueti utilizzassero la loro forza per restituire la violenza e l’ingiustizia che ricevono.
Ma un’altra tragicomica insurrezione animale viene raccontata da Brancati, una ribellione giocata attraverso dispetti, scherzi e improbabili malintesi che guastano la vita di una famiglia. I protagonisti sono le api, le lucertole, i topi, i serpentelli, le mosche e tutti quegli animali che vivono e si nutrono con i nostri avanzi e la nostra spazzatura. Una sorta di contrappasso rispetto al vero rapporto che abbiamo con gli animali, un rapporto asimmetrico, ingiusto, fatto di sopraffazione e violenza.

Molto forte il racconto di Savarese che descrive una giornata al macello, ma anche quello di Pirandello dove si racconta di un cavallo abbandonato, troppo vecchio per servire ancora per il lavoro, un cavallo per cui non val la pena neppure spendere i soldi necessari a condurlo al macello. Un cavallo che si aggira per le strade del paese, che viene cacciato, canzonato, che non ha un posto nel mondo, che non ha alcun senso di esistere proprio perché non può più essere sfruttato garantendo un profitto.

Mai come in questi racconti la letteratura si dispiega con la sua potenza e la sua capacità di raccontare il non detto. Gli umani, in un certo senso, si mettono da parte, abbandonano le certezze della loro visione del mondo e riflettono sugli animali, sul rapporto che abbiamo con loro e che diamo per scontato essere l’unico possibile.