La società della serra

di Mario Giorgianni
Sellerio Editore
Pag 100 Euro 10

L’autore, architetto e urbanista, con questo piccolo libro ci racconta un pezzo di storia sociale e urbanistica di Ragusa e della sua campagna: la nascita della serra.
Alcuni anni dopo la riforma agraria del 1952 vennero assegnati ai braccianti alcuni lotti di terreno che si rivelarono insufficienti, se coltivati con metodi tradizionali, al sostentamento delle loro famiglie. Fatica e sudore, infatti, fiaccavano inesorabilmente anche i braccianti più volenterosi, fino a quando un contributo a fondo perduto per la costruzione delle serre li fece partecipi del mercato liberale.
Il metodo della coltivazioni in serra, infatti, aumentò di sei volte la produzione agricola. Questo significa che il contadino, oltre a nutrire abbondantemente la sua famiglia, poteva contare su un reddito extra. Inoltre, il sistema delle coltivazioni in serra, è basato sul basso prezzo dei vari materiali occorrenti per la costruzione, sulla loro facile reperibilità, sulla loro standardizzazione industriale e sulla facilità del loro assemblaggio.
Il metodo della serra-coltura, quindi, cambiò radicalmente il paesaggio di tutta la campagna iblea ed entrò in fortissima concorrenza con le zone, soprattutto quelle costiere, che avevano una vocazione turistica, ricreativa, balneare.
Il mare dei teloni plastici e delle coperture trasparenti permettono ai produttori agricoli di tre, quattro cicli di raccolta annui, aumentando la resa fino a quindici volte. Possono inoltre cambiare velocemente il tipo di prodotto, secondo le esigenze di mercato.
La ricca economia della serra ha trasformato il ruolo della donna nel mondo contadino, ma anche i tempi di lavoro, la concessione del credito, la stessa dimora del contadino.
Un libro particolare che ci invita a riflettere e ci offre nuovi spunti per comprendere e conoscere il territorio che abbiamo intorno.