di Giuseppina Toorregrossa
Edizioni Mondadori Pag 250
Un omicidio, avvenuto a Palermo il giorno di ferragosto, costringe la commissaria Marò, da poco promossa capo del Gruppo Antifemminicidio, a indagare sui fatti e i personaggi che ruotano intorno alla famiglia Arcuri, una delle più note e ricche della città.
La giovane e bellissima Giulia Arcuri, afflitta da una rara malattia della pelle che non le permette di vedere la luce del sole, viene uccisa nell’attico dell’antico palazzo Galletti, un tempo adibito a bordello.
La commissaria Marò vorrebbe smettere la pesante divisa da poliziotta per vestire i panni più leggeri della cuciniera, quando scopre che la vittima condivideva la sua stessa passione: preparare piatti sfiziosi e prelibati. Una bizzarra coincidenza che la incuriosisce e la porta a muoversi fra i quartieri più poveri e maleodoranti, dove manca sempre l’acqua; ma anche in quelli più abbienti, dove il lusso sfrenato la fa da padrone.
Un intrigo che è anche un escamotage per conoscere Palermo: i vizi, i pregi, il dialetto e le contraddizioni dei suoi abitanti. Una storia sensuale con un pizzico di humor che rende la lettura fluida e molto piacevole.