I MUSICANTI DI BREMA

di Wilhelm e Jacob Grimm
Reperibile in tante diverse edizioni

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E’ una vecchia favola dei fratelli Grimm (linguisti e filologi tedeschi, ricordati come i “padri fondatori” della germanistica), una favola per bambini ma anche per adulti che, scritta nei primi dell’ottocento, resta ancora oggi molto attuale e utile perché è in netta controtendenza rispetto ai soliti racconti (anche molto più moderni) in cui gli animali vivono felici nelle fattorie e, felici, si lasciano sfruttare e uccidere quando non servono più.
La favola narra di un asino che, dopo una vita di schiavitù in fattoria, deve essere ucciso perché troppo vecchio, ma non si rassegna al suo destino e decide di scappare, di cercare fortuna altrove, di andare a Brema per suonare il liuto. Lungo la strada incontra un cane, un gatto e un gallo. Tutti si trovano nelle stesse condizioni dell’asino. Gli umani li vogliono morti perché oramai inutili. L’asino li esorta a ribellarsi, a non rassegnarsi, ad unirsi a lui per andare a suonare tutti insieme. In un certo senso, a cercare, tutti insieme, “un’altra musica”.
L’asino, il cane, il gatto e il gallo si salvano e conquistano un posto sicuro senza alcun aiuto umano, grazie alle loro abilità, alla loro intelligenza, alla loro astuzia, alla loro forza.
E a voler azzardare un po’ di più, non possiamo non notare che questi quattro magnifici musicanti in viaggio non chiedono pietà e compassione, non chiedono agli umani di essere graziati, non invocano il riconoscimento di diritti. Si prendono la loro libertà. Perché alla fine, ciò che giustamente pretendono (e sottolineiamo pretendono) è solo di vivere e di essere lasciati in pace.
Questa favola si trova in tante diverse versioni e traduzioni, è stata illustrata e pubblicata da molti editori, ma naturalmente è reperibile in qualsiasi biblioteca.