CONTRO LA VIVISEZIONE

di Lewis Carrol
Lit Edizioni Collana Lampi
Pag 41 Euro 5

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Quando si pensa alle lotte contro la vivisezione (oggi il termine esatto, abbellito e addolcito, è sperimentazione animale, ma la sostanza non cambia), si è portati a pensare a qualcosa di attuale. E invece occorre sapere che già sul finire del 1800, in Inghilterra, si formarono diverse correnti di pensiero che aprirono un dibattito molto forte su questo argomento. L’orrore generato da quelle pratiche risultava già insopportabile per buona parte dell’opinione pubblica. Era già diventato un problema politico e sociale, fino al punto che, nel 1876, viene approvato il Cruelty to Animals Act: una legge che regola gli interventi dei ricercatori tenendo conto della sofferenza animale.
All’interno di questo dibattito si inserisce anche Lewis Carrol, il famoso autore dell’intramontabile Alice nel paese delle meraviglie, con un breve ma curatissimo saggio dal titolo inequivocabile “Contro la vivisezione”. Viene pubblicato sulla rivista Fortnightly Rewiew proprio l’anno precedente del Cruelty to Animals Act, risultando determinante per la sua promulgazione. Carrol, infatti, prende posizione e, con tredici chiare risposte, confuta le principali bugie di chi, all’epoca, insisteva sulla giustizia della vivisezione e pretendeva di continuare ad usare gli animali senza alcun tipo di limitazione.
Carrol, inoltre, invita il lettore a confrontarsi con la sua esperienza personale, con ciò che prova davvero, cercando di superare le presunte certezze che giustificano la vivisezione. In questo modo riesce a regalarci una vera e propria lezione di filosofia morale che, 140 anni fa, già ci mostra come il modo di trattare gli animali debba inevitabilmente avere un peso etico dal quale non si può prescindere.
Tenendo conto della data di pubblicazione, possiamo considerarlo una vera perla, un piccolo libro di poche pagine che mostra come la lotta tra empatia e indifferenza, tra desiderio di giustizia e dominio, è sempre stata aperta.
E forse il messaggio di Carrol, che in un certo senso troviamo nel suo straordinario Alice nel paese delle meraviglie, è proprio quello dell’indispensabile necessità di prendere una posizione, di ascoltarsi, di decidere ciò che riteniamo giusto o sbagliato indipendentemente dalle imposizioni, dalle certezze e dalle regole imposte sin da quando siamo nati.